Cenerentola.
"Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l'amore poetico tra lei e il Principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia. Ho composto Cenerentola nel solco della tradizione del balletto classico russo".

Nella versione del 1945, il sinfonismo della partitura prokofieviana era, in un certo senso, messo in ombra dalla pomposità della redazione, mentre altre versioni, accentuando troppo l'aspetto comico e grottesco dei personaggi minori, perdevano spesso di visto il profondo lirismo che permea l'opera. Kasatkina e Vasiliov, invece, si sono distinti per chiarezza e precisione logica nello sviluppo della vicenda, permettendo quindi allo spettatore di qualsiasi età di seguire l'azione, di vedere non solo la danza, ma anche come questa cresca sotto i suoi occhi fino a divenire una rappresentazione teatrale compiuta. Nella loro versione trovano senza dubbio posto sia l'umiltà e lo spirito di sopportazione di Cenerentola, sia i ruoli di carattere che fanno sorridere, sia la pomposità del ballo al palazzo, ma, soprattutto, la struggente attesa del prodigio e della trasformazione di Cenerentola, che si realizza grazie alla Fata e alla scarpetta di cristallo. In tal modo, la loro interpretazione risulta essere la più vicina all'intento dello stesso Prokofiev.

La matrigna e le sorellastre si stanno preparando per il ballo a palazzo al quale sono invitate. Cenerentola resta sola e triste: è sia la malinconia di una ragazzina sola, sia il presentimento femminile dell'amore imminente, sia la delicata tristezza della bambina ingiustamente offesa.
Alla porta bussa una vecchia lacera e affamata che chiede l'elemosina. Cenerentola, diversamente da quanto avevano fatto la matrigna e le sorellastre, l'accoglie e la rifocilla. La vecchia le si rivela nelle sue vere sembianze, quelle della Fata che, riconoscente, compie il prodigio e trasforma Cenerentola e il mondo che la circonda. La Danza delle Stagioni è un luminoso susseguirsi di suoni affascinanti. Prima che la carrozza trasporti in volo Cenerentola al ballo, la Fata l'avverte che dovrà rientrare entro lo scoccare della mezzanotte, altrimenti la magia si dissiperà, la carrozza si trasformerà in una zucca, i cavalli in topi e il meraviglioso abito da sera in stracci.

Ma, inesorabile, l'orologio batte la mezzanotte. Cenerentola fugge e di lei al Principe resta solo una scarpetta di cristallo, perduta sullo scalone del palazzo.
Il Principe, disperato, parte per un viaggio intorno al mondo alla ricerca dell'amata e, non avendola trovata, ritorna nel suo regno, dove ne continua la ricerca, facendo misurare a tutte le ragazze la scarpetta di cristallo.
Quando Cenerentola cerca di aiutare la matrigna e le sorellastre ad indossare la scarpetta, l'altra scarpetta cade dalla tasca del suo grembiule. Il Principe la riconosce e, per loro, il mondo ridiventa incantato.
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