Il balletto Don Chisciotte

Il balletto Don Chisciotte si basa sul famoso romanzo di Miguel de Cervantes dal titolo Don Chisciotte.

Anche se esistono molti adattamenti del lavoro, la versione più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipa sulla musica di Aloisius Ludwig Minkus, rappresentato per la prima volta il 14 dicembre 1869 dal Balletto del Bol'šoj.




Don Chisciotte ha una storia particolare. Appartiene al genere tardo romantico (la prima è del 1870, ma la versione corrente risale al 1871. 
Lo ideò Marius Petita, che allora faceva il bello e il cattivo tempo in materia di danza nei Teatri Imperiali della Russia zarista. Petita lo coreografò con Alexander Gorgsky
La musica venne commissionata a Minkus, il quale nato in quella che ora è la Repubblica Ceca ma allora era parte dell’Impero austro-ungarico, giunse da bambino a Vienna e diventò uno dei musicisti di corte a San Pietroburgo dal 1869 al 1891 quando rientrò a Vienna, dove, ormai anziano, ebbe scarsa fortuna professionale e morì in povertà perché il governo rivoluzionario sovietico gli tolse la pensione.
 I suoi balletti, numerosi, sono sempre stati in repertorio nell’Urss, ma non arrivarono in Occidente che quando nel 1961, all’aeroporto parigino di Le Bouget, Rudolf Nureyev chiese asilo politico. In effetti, il gran pas de deux del terzo atto era noto perché George Balanchine, nato a San Pietroburgo ma scappato in Occidente giovane, lo aveva incluso nel repertorio del New York City Ballet.
Oggi Don Chisciotte è, con La Bayadère, è uno dei due balletti di Minkus più rappresentati. 




Il primo atto narra le vicende della bella figlia dell’oste di nome Kitri, ella viene corteggiata dal barbiere Basilio.
Il primo loro incontro viene bruscamente interrotto dal padre di lei, poiché vuole maritarla con un ricco del paese, Gamache, ma la fanciulla non vuole. Intanto arrivano alla locanda Don Chisciotte e Sancho, così, Lorenzo, l’oste, offre a loro rifugio. 

La gente del villaggio inizia a danzare allegramente, prendendo in giro Rancho; mentre Don Chisciotte riconosce in Kitri l’amata Dulcinea e la invita a danzare con lui.
Gamache è assai furibondo, ma nonostante ciò, partecipa alle danze. Protetti dalla confusione generale degli abitanti del villaggio che danzano e si divertono, Kitri e Basilio riescono a fuggire.



Nel secondo atto i due amanti, inseguiti da Lorenzo e Gamache, trovano rifugio in un mulino a vento.

Qui, vengono assaliti da alcuni zingari: vedendo che i due non possiedono niente, spostano la loro attenzione sui due inseguitori. Mentre arriva Don Chisciotte, gli zingari inscenano uno spettacolo di burattini che mostra delle persone in pericolo: l’hildago vedendo la rappresentazione e corre in aiuto degli oppressi, distruggendo, così, il teatrino.


Turbato dallo scatenarsi di un fragoroso temporale, Don Chisciotte scambia il mulino a vento per un enorme nemico da combattere: gli si lancia contro e una pala lo atterra. Qui in stato di semicoscienza sogna la splendida Dulcinea. 



Nel terzo atto i due innamorati si rifugiano in una locanda: ma vengono trovati da Lorenzo, Gamache, Don Chisciotte e Sancho Panza. Basilio tenta di salvare la situazione simulando il suicidio, mentre Kitri implora l'aiuto di Don Chisciotte; così il cavaliere convince l’oste a sposare i due amanti, prima che Basilio muoia. Ottenuto il consenso Basilio svela l'inganno e si rialza: furibondo Gamache sfida in un duello Don Chisciotte e viene sconfitto. 
Così, Kitri e Basilio possono coronare il loro amore con le fatidiche nozze, mentre il cavaliere e lo scudiero partono per una nuova avventura. 











Qui l’eroe di Cervantes è un personaggio che resta sullo sfondo mentre i protagonisti sono il barbiere Basilio, senza un soldo ma innamorato della bella Kitri figlia del ricco oste Lorenzo. Per coronare il loro sogno d’amore contrastato i due giovani ricorreranno ad ogni sotterfugio. Con una cascata di danze che va dal super classico del «sogno» di Don Chisciotte alle grandi feste di piazza, con dei «primi piani virtuosistici» sui protagonisti e con l’immancabile passo a due finale. Momento di altissima bravura: per chi se lo ricorda finiva proprio con questo passo a due il film «Due vite , una svolta» con il giovane Misha da pochi anni sbarcato in America. 










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