Paquita.
Paquita è un balletto in due atti e tre scene. È stato rappresentato per la prima volta al teatro dell'Académie Royale de Musique a Parigi il 1º aprile del 1846.
La coreografia originale era di Joseph Mazilier su musica composta da Edouard Deldevez.
Differisce enormemente dagli altri che risalgono più o meno allo stesso periodo in quanto qui non si trovano né willy né silfidi, né tantomeno paesaggi irreali e boschi fiabeschi: la protagonista è in questo caso una ragazza in carne ed ossa e l’ambientazione è estremamente realistica. Molto dibattuta continua ad essere la questione riguardante la ricostruzione della versione originale del balletto e i successivi rifacimenti, modifiche e arrangiamenti.Nel novembre 2008 Yuri Burlaka, importante storico della danza e all’epoca direttore del Bolshoi, ha presentato la ricostruzione coreografica del Grand Pas classique di Paquita, estrapolato dall’intero balletto nella forma in cui veniva rappresentato, solo come divertissement, davanti alla Corte Imperiale sullo scorcio del XIX secolo, ancora sotto la supervisione di Petipa. Nel 1881 Petipa volle riprendere il balletto per Ekaterina Vazem e ne diede la sua versione decidendo di aggiungere un intero Grand Pas classique su nuova musica, fornita per l’occasione da Ludwig Minkus, una Mazurka per gli allievi della Scuola del Teatro e, nel primo atto, un nuovo Pas de trois. La versione integrale del balletto, come concepita da Petipa, si chiudeva proprio col nuovo Grand Pas classique, che all’epoca, Paquita, già impegnata nell’Entrée in due passaggi articolati. La parte successiva non conteneva variazioni per ballerine soliste, come sovente vediamo nelle proposte odierne, ad eccezione di una eseguita dalla protagonista. Si tratta della variazione originale per Paquita, su musica di Minkus del 1881. Molte riprese odierne assegnano però a Paquita una diversa variazione: l’assolo più diffuso è su musica di Riccardo Drigo per una ripresa de La Sylphide da parte di Petipa. È verosimile che, all’epoca, nel passo a due non ci fosse una variazione maschile, anche se oggi molte messe in scena del Grand Pasincludono quella proposta dallo stesso Burlaka, che è in realtà una variazione maschile aggiunta a una ripresa del 1902, per il Balletto Imperiale, del vecchio balletto La Source.
La trama: Il balletto si svolge in Spagna durante l’occupazione di Napoleone e racconta la storia d’amore della gitana Paquita per l’ufficiale francese Lucien d’Hervilly. Ma le differenze di rango sembrano essere un ostacolo insormontabile per l’unione dei due giovani innamorati.In realtà, Paquita è una nobile che è stata rapita da bambina da un gruppo di zingari.La ragazza riesce salva la vita dell’ufficiale Lucien, che il governatore spagnolo vorrebbe invece vedere morto per mano del capo dei gitani Iñigo. Con un colpo di scena inaspettato, grazie al ritrovamento di un antico medaglione, Paquita scopre di essere stata rapita da bambina da un gruppo di zingari ma di avere nobili origini. Addirittura è la cugina di Lucien e può dunque convolare a nozze con lui, non dopo aver attraversato molte e lunghe peripezie ed essersi separata dal gruppo di gitani con cui era vissuta fino a quel momento.
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